domenica 17 gennaio 2021

Davide: Uno Scatenatissimo SanSeverese in giro per la Lapponia in compagnia del suo gatto

Davide "Redavid" è uno scatenatissimo ragazzo di San Severo con una forte indole avventuriera. 

Di professione autotrasportatore  ha alle spalle milioni di km ma dal Giugno 2020, ha deciso di mollare per un periodo di tempo il suo lavoro e la sua casa con le fondamenta, per vivere in viaggio nella sua nuova casa a 4 ruote.  


Ha da tempo la passione per la fotografia e decide spesso e volentieri di fare lunghi viaggi per fotografare posti meravigliosi, coinvolgendo amici e non con i suoi canali Social.



In questo momento Davide ed il suo gatto,che salvò da morte certa, lottano non poco con il freddo polare nel loro camper in Lapponia. Divertendosi a conoscere e fotografare nuovi e spettacolari luoghi.


 

Davide ha anche un divertentissimo canale youtube che potete trovare a questo indirizzo  

Davide Ciccio e Jonathan  canale dove ci mostra il suo viaggio, le difficoltà incontrate, i luoghi e altro ancora.

 Vi consiglio di darci un'occhiata e di iscrivervi al suo canale. ( se non siete troppo freddolosi)

In oltre potete deliziarvi con i suoi scatti sul suo profilo Instagam 

Ciao Davide, per ora ti mandiamo un "caloroso" Saluto e continueremo a seguirti


giovedì 7 gennaio 2021

Google maps, ecco Lesina di 10 Anni Fa in alcune foto ancora presenti sul web

 Approfittando dell'aggiornamento annuale di Google Maps, in questi giorni è possibile rivedere delle vecchie foto scattate dalla macchina di Street view che passò nel 2009 e nel 2011 nelle strade di Lesina.

Abbiamo estrapolato alcune immagini dell'epoca giusto per divertirci e per ricordare come eravamo solo una decina di anni fa.


"Le scolette "
 
Entrata di Lesina, Via Poggio Imperiale



 
 

 
 

Chiesa Madre durante i lavori

 

 


Durante i lavori del nuovo lungolago verso lo stadio ( veduta da via Manzoni)


senza passerella



vecchio ingresso della villa comunale

ingresso Via Ripalta ( via per marina di Lesina)


Vecchia Q8 ormai disinstallata in largo dei pescatori, Corso Umberto I

domenica 20 dicembre 2020

Lesina: Rottura nella condotta idrica primaria, paese senza acqua potabile per altre 24 ore

 La rottura della condotta idrica primaria in Via Poggio Imperiale verificatasi ieri sera, sta provocando il mancato approvvigionamento dell'acqua nelle abitazioni e attività Lesinesi. Gli uomini della Simeone S.p.A. e gli uomini dell'Acquedotto Pugliese, sono ancora tutt'ora a lavoro per rimediare al guasto. 

Essendo una condotta abbastanza vetusta, i tempi di riparazione si allungheranno per almeno altre 12/24 ore, escludendo altre rotture ipotizzabili nei dintorni e sulla stessa linea.

 



Si prega quindi di pazientare, avendo la sicurezza della professionalità degli uomini a lavoro.



giovedì 3 dicembre 2020

Miss Puglia 2020 è la Sannicandrese Simona Frascaria.

 La bellissima e giovanissima Simona Frascaria, 19enne natia di San Nicandro Garganico, ha vinto oggi la fascia di Miss Puglia 2020. Avrà l'onore di rappresentare tutta la nostra amata Puglia nella finalissima del concorso di Miss Italia.


Non possiamo che augurarle un enorme in bocca al lupo e di tenere alta la bandiera del nostro territorio!

 Forza Simona.

domenica 5 aprile 2020

Ufficializzati reperti appartenenti a Civita a Mare, la vera parte di Lesina scomparsa.

Come accennavamo nel post "Civita a Mare, la vera parte di Lesina Scomparsa (parte 1)"     ,             la leggenda che narrava di una Lesina scomparsa, poteva avere fondamento in una vecchia cittadina portuale esistita fino all'inizio del 1800, presso la vecchia foce del Fortore situata tra Contrada Paradiso e Brecciara. Cioè a qualche chilometro più a Nord dell'attuale ed esattamente in linea d'aria con il monastero di Sant'Agata sul Fortore.

Ed è proprio nel sito di Brecciara che, in concomitanza dell'ampliamento della linea ferroviaria Termoli Lesina, sono state fatte indagini archeologiche, con uno scavo molto interessante. I risultati pubblicati durante il 39° Convegno Nazionale sulla "Preistoria, Protostoria, Storia della Daunia" svoltosi a San Severo nel Novembre 2019, affermano insediamenti in loco pluristratificati e quindi risalenti a più età storiche.

Gli studi effettuati su quello scavo avvenuto tra il 2017 e 2018, indicano una foce del Fortore più arretrata e, riassumendo in breve, un Delta costituito da più isolotti che ne garantivano l'approdo e il controllo fluviale.







 Il sito di Brecciara è ben noto in letteratura archeologica sin dagli anni ‘60 del secolo scorso per i rinvenimenti di superficie di materiale ceramico riferibile all’età del Bronzo (russi 1971; Gravina 1980, pp. 92, 94; Gravina 2018), periodo durante il quale l’altura viene frequentata probabilmente in funzione del controllo del territorio circostante e delle vie di transumanza (Gravina 1982, pp. 147-149, 181; cazzella1998, pp. 25, 27 fig. 4 sito n. 11; Gravina 2012, pp. 109-110).I dati a disposizione documentavano una cesura occupazionale sino all’altome-dioevo, quando sulla collina si sarebbe sviluppato l’insediamento di ‘Gaudia’ o ‘Civita a Mare’, noto dalle fonti e di cui rimane traccia nell’IGM con il vicino toponimo “Civitamare”. Le fonti storiche ricordano che il territorio in cui ricadeva Civitamare nell’anno 837 d.C. venne concesso da Sichardo di Benevento all’abbazia di Montecassino e viene ipotizzato che non fosse abitato; nel 1038 l’imperatore Corrado II conferma la cessione della terza parte di ‘Civitate de Mare’ a Santa Sofia di Benevento (russi 2017, p. 41). Un documento datato tra il 1041 ed il 1045 menziona la donazione della città di Gaudia all’abbazia di S. Maria di Tremiti da parte di Tessel-gardo, conte longobardo di Larino (russi 1985, p. 210; Gravina 2002, pp. 5-7 fig. 2:1; 2011, pp. 11-12). Per la sua posizione, il sito dovette rivestire un importante ruolo strategico nella guerra greco-gotica (Favia 2010, p. 138; 2011, pp. 114-115, nota 62), posto a fronteggiare il caposaldo bizantino di Ripalta, sulla sponda opposta del fiume (russi 2011, pp. 140-141).

Le indagini di superficie svolte nel corso del 2012, in relazione al progetto preliminare dell’opera ferroviaria, confermavano un’intensa frequentazione tra il Bronzo tardo e l’età del Ferro, segnalavano scarsi materiali in vernice nera riferibili ad una frequentazione di epoca ellenistica e materiale di X-XII secolo d.C., tra cui un follis di Romano I (931-944 d.C.) (Fratianni, panzetti 2018, pp. 169-172)

Cit. tratta da documento originale.

Leggendo e riassumendo in breve il documento, si evince un sito frequentato per molti secoli, adibito principalmente a zona portuale e con una infinità di fosse adibite a focolai e buche di conservazione di cereali e legumi.
Cosa importante è il ritrovamento di pietra ollare ( pietra dolomitica usata per cucinare) a testimonianza di un florente commercio marittimo in zona.

Oggi gli scavi e gli studi non sono ancora cessati. Secondo fonti non ufficiali sarebbero emersi anche reperti e strutture risalenti ad un'attività medioevale ancora da studiare.
Aspetteremo quindi una prossima e di sicuro molto più interessante Pubblicazione scientifica archeologica atta a delineare meglio la ormai scomparsa situazione dell'insediamento di Civita a Mare.

Potete leggere per intero la Pubblicazione originale Clikkando qui


giovedì 5 aprile 2018

Lavoro per giovani: FlixBus cerca ragazzi e ragazze a Lesina e sul Gargano

La ormai nota società di trasporto Low Cost FlixBus, presto in arrivo anche a Lesina, sta cercando ragazzi e ragazze da inserire in un contesto lavorativo atto a promuovere la compagnia ed i suoi servizi a basso costo. Le manifestazioni si terranno nel mese di Aprile nei comuni di Rodi Garganico, Peschici e Lesina ( oltre ad altri comuni fuori regione).

Le Persone selezionate si occuperanno di distribuire gadget, materiale informativo e volantini durante le manifestazioni.

Per candidarsi basta inviare Curriculum all'indirizzo   jobs@flixbus.it  ed indicare la città in cui si desidera lavorare.
 

venerdì 16 febbraio 2018

Previsioni Meteo: Modelli impazziti e possibilità di forti nevicate.

E' da più di una settimana che i meteorologi stanno valutando la questione attuale, visto che una potente scissione del vortice polare, sta portando sconquasso nei modelli matematici previsionali di tutto il mondo.

E' tutta colpa dello Stratwarming, cioè un riscaldamento repentino della stratosfera( dopo i 10 km di altezza) al Polo Nord, con conseguente discesa di aria fredda sulle basse latitudini.

Questo fenomeno si ripete con questa potenza, ogni 25/30 anni e l'ultima volta è capitato, nemmeno a dirlo, nel 1985...
Pensando a quell'anno,vi lasciamo presagire le conseguenze che si potrebbero verificare.

Nell'ultima settimana i vari meteorologi si son divisi azzardando chi una situazione catastrofica, chi una situazione di normalità. Ma a fenomeno stratwarming ormai in conclusione, gli effetti cominciano a farsi sentire, portando almeno a questa sera, quasi tutti gli scienziati e tutti i modelli matematici di previsione, ad uno stesso risultato:
 Neve e Freddo per la fine di questo Febbraio e inizio di Marzo!

C'è chi giura una situazione catastrofica e chi invece ci va ancora con i piedi di piombo, ma i modelli di questa sera parlano chiaro, un nucleo molto freddo scenderà verso il Mediterraneo portando possibili nevicate anche sulla costa.
Seguiremo gli aggiornamenti nei prossimi giorni....Noi, non ci speriamo. Ma scommettiamo in una bella nevicata

mercoledì 24 gennaio 2018

Sant'Agata sul Fortore, Tra ossa umane e abbandono della Storicità dei luoghi

Sant'Agata sul Fortore è uno di quei luoghi medioevali dimenticati e portati alla rovina dal solo menefreghismo.
Integra e recuperabile fino alla metà degli anni '80, subì furti e vandalismo fino a quando ci fu, come ciliegina sulla torta e prassi italiana, uno studio archeologico( prima metà degli anni 90) . Studio che però non ebbe nessuna pubblicazione, ma a parer di molti, collezionò molti reperti nei "Diari di Scavo". Reperti che ancora oggi non è dato sapere in quali magazzini siano.

Riproponiamo una gallery del 2014 a testimonianza delle condizioni all'interno del monastero di Sant'Agata e dell' ossaia ancora esistente.











Oltre a queste foto vi proponiamo un video del 1991,  pubblicato nel 2014




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lunedì 22 gennaio 2018

Da Cammarata a Zappino, Toponimi delle contrade lesinesi e dintorni, Le sai tutte?

Prima o poi, ogni Lesinese che si rispetti, deve fare i conti con i toponimi delle contrade lesinesi! Quante volte abbiamo chiesto o ci siamo sentiti dire " e addov cj trov"?
Ma la vera domanda oggi è:
Te li ricordi tutti i nomi delle contrade?

Purtroppo non siamo riusciti a trovare una vera e propria Carta che indichi precisamente tutte le contrade di Lesina e dei dintorni, quindi per ora ci limitiamo ad elencarne i toponimi, immaginando un giro in senso orario intorno al lago partendo da Lesina.



Per ora l'elenco:

Bocca di Lupo, Tratturo dei Greci, Colonnella, La Fara, La Comune

Mezza Fucicchia e Fuciccia ,Stinco Vecchio e Stinco Nuovo, Canimpiso, Pian delle Vigne, Capoposta, Padre Francesco

Vaccareccia, Cerasella, Coppa di Rose, Gavigliano, Coppa della Mezzanella, Canale Rapulla, L'ischia, Ischione Nuovo e Ischione Vecchio ,Pedincone, Spinelle, Coda di Volpe, Paradiso, Colle d'Arena, Brecciara, Marinelle ( Torre Mozza o casetta verde), Quaranta, Bocca Nuova o Sciumara.

Trigneta, Lemitoni, Ansa di Rivolta, Rivolta, Longara, Fiume Morto, Fischino, Pontone e Pontinicchio, Cannella, Chiancata

Zurrone, Acquarotta, Cornione ( o cornone), Torre Fortore, Pietra Maura ( abitato di Marina di Lesina), Punta Pietre Nere

ATTENZIONE SI ENTRA NEL BOSCOISOLA:
Muro( Lido Mafalda),Pennacchio, Spedale, Porcareccia, Le Fantine, Morella (parte versante lago detta di "Barjionn"), L'Isola (parte marittima), Zappino, Tagliata, Gravaglione, La Foce, Sant'Andrea e Foce Sant'Andrea, Scampamorte, Cauto e Mesa dei Morticelli ( a m'sar di murt'cill), Santa Maria e Schiapparo.

 Dalla Sacca Orientale a Lesina:

Solimando, San Placido, La Torre, Tammaricelle, Sergente, Metilde, Lauro, Iscarella, Vallone e Cinque Balconi, Santannea, Acquafredda, Zannella, Parata De Pilla ( pill, ex foce Caldoli), San Nazzario ( è con due "z" non vi fasciate la testa), San Samuele, Palude Grande ( Idrovora), Canale Basso, Santa Maria, Nise, Macchia di Lesina, masserie Caniglia (di Sopra e di Sotto), I Pantani, La Punta. Masserie Masciuccone ( z musè), ex Chirò ora Bramante, Di Mauro, Cinque Ponti, Terlizzi.

Cammarata, Iaccio Olivo (la copp o u camb sant nov) San Primiano (entrata di Lesina)

Speriamo di avervi suscitato ricordi e soprattutto divertimento. Se abbiamo tralasciato qualche contrada ce ne scusiamo e vi preghiamo di segnalarcele.

A breve la mappa.....

mercoledì 10 gennaio 2018

Pizzaiolo Lesinese di nuovo sul tetto del mondo. In Svizzera per conquistare il primo posto "Pizza Dessert"

Si tratta dell'ormai noto e pluricampione Vincenzo D'Apote della pizzeria lesinese La Cruna del Lago.
 Oggi durante il "Pizza Master Cup" svoltosi in Svizzera, Vincenzo ha portato a casa il primo posto nella categoria Pizza Dessert, con una meravigliosa pizza a base di cocco, cacao, noce macadamia, pistacchio e crema al mango.



Di nuovo Lesina sul tetto del mondo quindi, grazie al grosso lavoro di innovazione e perfezionamento del Maestro.

Auguri Vincenzo e Complimentissimi!

lunedì 11 dicembre 2017

10 Dicembre 2009. A Capojale spiaggiano e muoino 9 capodogli

Erano giornate di maltempo e freddo. E come nelle solite giornate invernali, su quella spiaggia non c'è nessuno. Solo pochi pescatori e i pochi abitanti del luogo che di consueto vanno a far qualche lavoretto nella propria casa sul mare.
Qualcuno si accorge di qualcosa di molto grosso muoversi sulla spiaggia. Vengono diramati immediatamente gli allarmi. Sette capodogli sono spiaggiati e altri due sono un po più a largo ma sembrerebbe tragica anche la loro sorte. Quella spiaggia di colpo si popola di centinaia di persone, che però non riescono a trovare una soluzione valida per risolvere la situazione! I capodogli sono maestosi, enormi, ma purtroppo giganti spacciati e morenti. Schiacciati dal loro stesso peso, tra i loro sofferenti e lenti movimenti. Uno spettacolo orribile.







Ancora oggi non sono chiare le motivazioni di quello spiaggiamento. Gli studi effettuati sulle carcasse non indicano nessuna malattia, intossicazione o causa naturale. Nei loro stomaci vengono ritrovati grossi quantitativi di plastiche, ma sembra non essere nemmeno quella la motivazione. Nonostante quel quantitativo, i canali digestivi non sono ostruiti. Ma comunque la causa è da rintracciare nelle attività umane. Forse i cannoni ad aria dei ricercatori di petrolio. Si dice "forse", perché quella evenienza non avveniva sulle coste Adriatiche dal 1938....

giovedì 30 novembre 2017

Il Galeone di Punta Pietre Nere, 1810. Una battaglia da Master and Commander

26 Maggio 1810:

Un convoglio commerciale francese composto da 20 navi, mentre costeggia l'Adriatico navigando verso Sud, viene intercettato e seguito da una flotta di fregate inglesi.
 I francesi essendo più pesanti, perdono lunghezze e decidono di rifugiarsi nel porto di Acquarotta nei pressi di Lesina (porto all'epoca presidiato militarmente dai soldati di Torre Fortore).
L'indomani gli inglesi decidono di attaccare ma vengono respinti dalle navi francesi che, durante la notte, hanno imbarcato soldati e armamenti.
 Vengono disposti soldati anche a terra che con il loro fuoco costringono gli inglesi ad allontanarsi dalla costa.
 Un briggs viene colpito e non avendo più governo è costretto alla resa, colando a picco nelle acque di Punta Pietre Nere.

(Dal Journal de Lyon, 1810 e 1812)


Di quella nave distrutta non si ebbe più notizia, fino a quando negli anni '50  fu riscoperta come il famoso "Galeone di Punta Pietre Nere".
Molti lesinesi se lo ricordano, infatti, era visibile fino alla metà degli anni '80.
 Era ormai insabbiato e corroso, ma in quelle acque a pochi metri di profondità, si notavano ancora le sue ordinate in legno per una lunghezza di oltre 20 metri.

Durante il suo ritrovamento, alcune colubrine (cannoni) furono portate a Lesina. Una finì davanti all'ingresso del Comune e le altre andarono al Museo di Capodimonte a Napoli. 
Negli anni successivi e con lo smuoversi del fondale, la nave rimase in preda ai primi capitati che smantellarono del tutto i resti del relitto.
 Chiacchiere di piazza raccontano di ritrovamenti di sciabole, palle di cannone e addirittura una targa in ottone o bronzo con su scritto il nome della nave. Il tutto però, non è stato restituito alla storia del nostro piccolo paese.

Anche il cannone del Comune è sparito, buttato chissà in quale magazzino comunale (speriamo).
Fatto sta che cercheremo di capire dov'è.
 Sarebbe bello infatti rivederlo dopo tanto tempo e magari esporlo nelle vicinanze della Rosa dei Venti  sul Lungolago, giusto per fantasticare un po sul conto della battaglia consumatasi dinanzi le nostre coste tra tutte quelle meravigliose navi.






domenica 12 novembre 2017

Civita a Mare, la vera parte di Lesina scomparsa (parte 2)

Siamo immersi nella piena Epoca Romana e precisamente tra il I e il III secolo d.C.
 Alexina, immersa in un lacus pantanus dalla morfologia diversa da quella che vediamo oggi, non è ancora nata a tutti gli effetti, anche se annovera i lavorieri di San Clemente e due importanti Villae: una a Sud tra Piazza Italia, le Scuole Medie e il "Tratturo dei Greci" e l'altra su contrada Porcareccia nel Boscoisola.( esisterebbero anche altri insediamenti, ma minori)

Il Gravina, durante il 17° Convegno Archeologico Nazionale tenutosi a San Severo nel 1996, attesta che nella zona ormai urbanizzata a Sud di Lesina, sono state trovate alcune tombe romane, mentre, tra il cimitero e Cammarata, si notano sul terreno altri cocci di quell'epoca.
Sulle dune del boscoisola invece, lasciano segni importanti la grande "Fattoria" di Porcareccia e quella di Cauto.
 Tra i rinvenimenti più importanti di Porcareccia, si attesta un pavimento in mosaico e dei muri appartenenti a delle costruzioni visibili anche da foto aeree che però non postiamo per privacy del proprietario del terreno. Analoga cosa in contrada Cauto a pochi km da Torre Scampamorte dove però, lavori eseguiti in passato, hanno totalmente distrutto il sito.

Secondo il Gravina, il Russi e l'Alvise, molto più popolosa e ricca è invece la già nata Civitas Mari con il suo antico porto. E' servita da più di una strada, tra cui quella che porta direttamente a Teanum Apulum, il centro cittadino più importante della zona. La Civitas ha un carattere prevalentemente agricolo, ma la Villae di Masseria Paradiso, descritta nella prima parte, ne testimonia una vita non priva di ricchezze.
Attorno al porto e lungo il Fortore nascono parecchie fabbriche legate al commercio e alla marineria. Addirittura in contrada Rivolta ( zona per intenderci in fondo alla strada difronte l'Albatros), dov'è un'ipotetico collegamento con Fiume Morto ( altro braccio dell'antico Fortore), sono state trovate negli anni 50 altre tombe e monete di bronzo ed argento appartenenti al conio della Tiati dauna( ex Teanum Apulum). III Sec. a.c.


Altre costruzioni di carattere "industriale" nascono sulla riva opposta del Fortore, in linea d'aria a 4/5 km dalla Villae di Masseria Paradiso.
Qui in passato sono state trovate anfore, terracotte di varie epoche e resti di varie costruzioni.
Costruzioni particolarmente estese che furono distrutte da una cava li presente negli anni 70'. Stessi anni in cui altre pertinenze della necropoli di Paradiso furono distrutte dalla costruzione della Statale 16, Autostrada A14 e un'azienda agricola del luogo.
 Durante la costruzione di queste strutture moderne furono ritrovate paste vitree, ceramiche, delle colonne in marmo e altri cippi funerari che però finirono sul mercato nero. Tutte a testimonianza della ricchezza del luogo.
Molto probabile che anche il Cippo funerario della Matrona Pomponia Drusilla provenga da quella Necropoli e che i Lesinesi se ne siano impossessati successivamente ad una decadenza della città di Civita a Mare.
Di questo però non si hanno fonti certe. L'unica fonte certa è che quel cippo fu usato dai Lesinesi nel 1700 come piedistallo ad una statua di San Michele.  clikka qui per saperne di più.

Seguici la storia non è finita....se ti sei perso la prima parte clikka qui