martedì 12 luglio 2011

IRRITAZIONE DA MEDUSA: CONSIGLIO PRATICO PER TOGLIERE SUBITO IL DOLORE







In questi giorni al mare si fa sempre più spesso l'incontro "tragico" con la medusa. E' da un pò di anni comunque che, con il riscaldamento delle acque del mediterraneo questi animali proliferano in gran quantità e quindi sempre più spesso viene a contatto con noi.

La medusa più comune che abbiamo nelle nostre acque, irrita la pelle con i suoi tentacoli che, come una specie di molle, tirano fuori degli uncini che iniettano il veleno urticante.


Rimedi Leggenda: sono stati molti i rimedi creati ad arte per le irritazioni da medusa, ma quella più deficiente di tutti è il rimedio della pipì!
Ragioniamo: come può un liquido prodotto dall'uomo che contiene per la maggior parte acqua tossine ammoniaca e scarti fisiologici combattere una tossina? Non ci riesce, è inutile farsi dei sogni e cercare spiegazioni scientifiche. C'è qualcuno che dice che funziona dopo 20/30 minuti....beh è normale anche se non ci butti niente passa il dolore dopo 30 minuti, ma rimane il prurito....quindi inefficace.


La medicina moderna nutre forti dubbi sull'uso di creme cortisoniche, ammoniaca, alcool che potrebbero solo aprire di più i pori della pelle e aumentare il dilagare delle tossine.
Quindi cosa fare se si viene a contatto con le meduse?

Prima cosa da fare è assicurarsi che non ci siano rimasti pezzi di tentacoli attaccati alla pelle, se ci sono rimuoverli o tamponando con un'asciugamano o direttamente con le mani ( non abbiate paura, la pelle delle mani oltre a produrre una sostanza che distrugge immediatamente le tossine è anche molto spessa per gli uncini). Successivamente sciacquare con acqua di mare.
La cosa da sapere è che la medusa come la tracina ha delle tossine fortemente termolabili cioè si distruggono facilmente con il calore. Quindi la cosa da fare per far passare subito l'irritazione, quindi il dolore e il gonfiore è mettere a contatto la parte irritata con il calore intenso, come può essere l'acqua calda o se la parte non è troppo estesa (come un braccio o un polpaccio) direttamente con la sabbia rovente.
La tossina comincia a rompersi già con un calore di 45/50 gradi per poi distruggersi completamente ed immediatamente con una temperatura di 60/70 gradi.
Se si è su un lido, è molto probabile che al bar si trovi spesso dell'acqua calda. Fatevela mettere in un contenitore che riesca a contenere un canovaccio o un'asciugamano, immergetelo e applicatelo sulla parte colpita, vi assicuro che il sollievo è immediato e l'irritazione e il gonfiore sparisce entro 6/7 minuti, senza lasciare prurito.

Per la tracina è la stessa cosa anzi forse molto più dolorosa è la puntura però il rimedio è lo stesso e quindi basta immergere il piede in acqua caldissima o sulla sabbia rovente per qualche minuto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ne so qualcosa della tracina, o pesce ragno, conosciuto a Lesina come "landrosa". Da ragazzo ero convinto che avesse aculei velenosi solo sulla pinna dorsale, non sapevo che ne avesse anche ai lati delle branchie. L'ho imparai a mie spese una volta che un mio amico ne prese uno con la canna, l'unico pesce che avesse mai pescato in vita sua. Di solito ci rimetteva in tempo e salute stando immobile come un fesso all'aria di mare. Lo afferrai sl volo e sentii la bestia vibrare quasi di piacere mentre mi infliggeva la puntura malefica alla base del pollice. Sulle prime pensai che l'effetto dovesse essere simile a quella di una vespa ma mi sbagliavo di grosso. Cercai un accendino, per sfiammare la zona colpita, ma nessuno dei presenti ne aveva. Quasi tutti i veleni dei pesci sono "termolabili". E' da sapere che anche l'anguilla e le carni crude di molti altri pesci sono velenose. Per tornare al fatto, dunque, il dolore sali' lentamente verso il polso, l'avanbraccio e la spalla. Ad un certo punto, essendo diventato insopportabile, mi trasportarono al pronto soccorso. Tipico dissero, sono sempre le mani e i piedi ad essere colpiti da questi pesciolini. Fui consigliato di tenere il braccio sotto il rubinetto dell'acqua calda alla temperatura massima sopportabile. E cos' il dolore lentamente se ne ando'. Accesi anche una stufetta e tenni per qualche tempo il braccio vicino alla fonte di calore. La sera stessa al telegiornale diedero la notizia della morte di Steve Irvine causata dalla puntura di un coregone. Brutta avventura la mia, brutte bestie si possono incontrare in mare. Sono convinto che la puntura di una tracina ad un organo vitale possa essere fatale. Alla mia "landrosa" pero' ando' peggio perche' fini' in una frittura di mare.

A snacked Frikkio, but still alive

Anonimo ha detto...

Partiamo dal presupposto che già dal primo paragrafo una persona che dice che l'aumento delle meduse è causato dal riscaldamento globale... può averla solo sentita come chiacchiera del bar.

Gli unici due motivi scientificamente provati per l'aumento sono altri. Primo e più importante, la pesca intensiva che avendo diminuito notevolmente il numero di pesci nei mari e oceani permette alle meduse di proliferare facilmente, soprattutto alle larve che adesso hanno molti meno predatori, e sono libere di generare meduse. Secondo è l'inquinamento in generale perché meduse, come altri organismi come ricci di mare e cozze si nutrono senza troppe conseguenze anche in acque sporche.

L'aumento della temperatura al limite le farebbe diminuire, perché le meduse sopravvivono a temperature prestabile (l'aumento comunque è stato bassissimo).

Sui rimedi non faccio commenti perché qualsiasi persona con buon senso capisce che quello che c'è scritto viene da una persona senza minima cognizione di causa. È brutto digitare 'medusa' su google, ed avere questo come primo risultato, una informazione completamente erronea, oltre che arrogante.

Antonio D'Amato ha detto...

Partiamo dal presupposto che sei un grande ignorante e pure infame visto che non hai avuto nemmeno il coraggio di firmarti....